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Una esperienza di servizio

I ragazzi della branca Rover (16-19 anni) dedicano parte delle loro attività al servizio verso il prossimo.

Riportiamo una riflessione di una ragazza della 5° compagnia Vento del Nord

Biscottini, fazzoletti, pastina, pannolini. E ancora salviettine, omogeneizzati, cremine. Uno dopo l’altro li sistemo ad incastro nello scatolone, pensando alla loro destinazione; anzi, alle loro destinazioni. Case, madri, bambini diversi accomunati tutti da un’unico bisogno: aiuto. Aiuto per vivere, mangiare, bere, avere una vita quanto più normale possibile, poter un giorno andare a scuola. Hanno bisogno di sostegno per poi, si spera il prima possibile, continuare da soli, e quest’appoggio lo trovano nella gente comune, più fortunata, che venendo sensibilizzata da enti come il Centro Aiuto alla Vita, dona qualcosa a chi è più debole. Quando? Come? Nelle giornate come quella di oggi, sabato 12 maggio, in vari supermercati di Trieste. In questo momento infatti, mentre io son qui in via del Coroneo, le altre componenti della 5 Compagnia Vento del Nord stanno facendo lo stesso identico servizio in varie zone della città. Fermando un cliente dopo l’altro del negozio e cercando di convincerlo ad aiutare il Centro Aiuto alla Vita nella sua impresa, continuiamo senza scoraggiarci dopo scorbutici “no” a compiere il nostro servizio. Perché lo facciamo? Perché preferiamo passare l’intero sabato pomeriggio in un supermercato piuttosto che andare al mare? Per chi facciamo tutto ciò? Per gli altri, certo, ma anche per noi. Vedere lo stesso vecchietto , che poco prima aveva borbottato e brontolato – come solo gli anziani sanno fare- davanti alla mia richiesta di partecipazione alla colletta, tendermi poco dopo con un sorriso un pacco di pannolini è una cosa impagabile. Vedere come la gente, sempre presa dai suoi affari, e sempre egoisticamente immersa nella propria vita riesca a pensare anche a quella altrui è un fatto che può cambiare la giornata. O perlomeno, a me è successo così. Quando ho visto gli scatoloni pieni e sigillati, mi sono sentita bene, come solo il servizio fa stare.

(Sara)

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